

di SDA
VITERBO - A inizio anno avevamo fatto presente, con l’articolo “Belcolle e il lusso della tv a pagamento”, la situazione assurda dei televisori a pagamento installati nelle stanze dell’ospedale Belcolle, dove i pazienti erano costretti a sborsare denaro per usufruire di un servizio che in molti casi risultava già obsoleto o malfunzionante.
Oggi, 7 novembre, la storia si ripete – e forse peggiora. Una segnalazione arrivata alla redazione di Viterbonews24 da una paziente ricoverata nell’ospedale Santa Rosa di Viterbo racconta una vicenda: “Ho acquistato la scheda per attivare la televisione – spiega la donna – ma il display è completamente rotto. Sullo schermo c’è un numero verde da contattare per assistenza… ma non risponde nessuno.”
La paziente ha provato più volte a contattare il servizio, senza alcun riscontro. Nessun operatore, nessuna risposta, nessuna soluzione. Nel frattempo, la scheda prepagata resta inutilizzabile, e il televisore – già a pagamento – continua a non funzionare.
Un disagio che si aggiunge al peso della degenza, soprattutto per chi trascorre giornate intere in ospedale e spera almeno in un po’ di compagnia o distrazione. “Pagare per un servizio rotto e senza assistenza – aggiunge la paziente – è davvero una presa in giro.”
Alla luce di questa nuova segnalazione, torna inevitabile la domanda: com’è possibile che, in una struttura pubblica, un servizio di intrattenimento base venga gestito in modo così inefficiente?
E soprattutto, chi controlla che le aziende appaltatrici rispettino gli standard minimi di funzionamento e assistenza promessi ai pazienti?